Un sogno durato 47 minuti, poi il brusco risveglio e l’impatto duro da digerire ma che fa il paio con una prova di grande orgoglio e di eccellente disciplina tattica. Il Palermo Calcio a 5 esce sconfitto dalla prova tra Davide e Golia contro la Nuova Pro Nissa, ma lascia il campo del Tocha Stadium con la testa altissima e con la consapevolezza di aver tenuto testa all’avversario più forte mai passato dal campo di via Oliveri Mandalà fin dalla fondazione della società del patron Messeri. Ed è bastato mettere in campo armi viste fin qui raramente, o comunque a singhiozzo nelle prime dodici giornate di questo pazzo campionato per la formazione rosanero, che con grinta, ordine e applicazione certosina di alcuni dettagli sul piano tattico ha quasi fatto scacco matto alla regina del campionato di serie C1.
Si comincia nella più ovvia delle maniere, cioè con la Pro Nissa che attacca per cercare di mettere subito la partita in discesa. Ma rispetto alle ultime recite c’è qualcosa di nuovo nel Palermo Calcio a 5: ordinato, ben messo in campo e soprattutto con la forza dei nervi distesi. Ospiti che si rendono dunque incapaci di creare palle gol, mentre la squadra di coach Rizzo cerca di far male soprattutto con veloci ripartenze. Ci pensano soprattutto Fava e Di Giuseppe a cercare di andare all’assalto della porta del giovane Di Proietto, trovando comunque l’opposizione del portiere di mister Goulart, che dalla panchina vede i suoi in difficoltà. E quando la palla arriva nell’area rosanero, ci pensa Di Maria a dire di no allo spauracchio Borges. Poi, al 20′ arriva la perla di Fabio Mineo: prima un 360° sul piede perno, poi la rouleta che manda al bar due avversari, infine il tocco incrociato che vale l’1-0. Nel finale volano cartellini non necessari, ma alla lunga decisivi. E si chiude il primo tempo.
In avvio di ripresa la Pro Nissa dà fondo a tutte le sue risorse, il Palermo Calcio a 5 dimostra di soffrire un pochino e prende gol alla prima disattenzione: Borges si beve Mineo e anticipa Di Maria in uscita per la rete dell’1-1. Gli ospiti ci credono sempre di più e quattro minuti dopo il pareggio arriva un altro episodio a loro favorevole: Molinaro stende lo scatenato brasiliano e paga lo scotto di una prima ammonizione a dir poco discutibile con il secondo giallo che gli fa guadagnare la doccia anticipata. I rosa difendono da manuale con l’uomo in meno, la Nissa che crea niente di buono, e così si ritorna in parità numerica. Le distanze in campo tra le squadre tornano a livellarsi, ma basta una disattenzione per far completare la rimonta alla capolista: tocco errato di Messeri che regala la ripartenza a Borges e De Agostini, che a porta vuota segna l’1-2. Il sogno sembra svanire ma il Palermo resta concentrato, Di Giuseppe e Guarino impegnano Di Proietto. Nel rovente finale Rizzo gioca la carta del quinto uomo, gli ospiti difendono con ordine e realizzano l’1-3 con Borges.
Alla fine sono solo applausi e strette di mano sincere tra gli avversari, con la quotata e lanciatissima Pro Nissa che rende l’onore delle armi a un Palermo Calcio a 5 leonino ma non troppo fortunato. E domani si torna subito in campo, al centro Vivi contro la Partinicaudace di coach Zapparata: con un atteggiamento e con una prestazione come quella vista ieri contro la capolista, i rosanero hanno tutte le carte in regola per chiudere il 2018 con un bel risultato.