Il 2020 inizia nel peggiore dei modi per il Palermo Calcio a 5, che inciampa sull’ostacolo rappresentato dal Mistral Carini nella prima gara del nuovo anno, che è anche quella che ha chiuso un girone di andata comunque trionfale per la compagine rosanero. Tutto è andato storto sul campo carinese per gli uomini allenati da Roberto Zapparata, i quali si sono presentati al cospetto degli affamati biancorossi senza due pedine chiave come Fabio Mineo e Marco Casamento, ma soprattutto privi di quella lucidità necessaria per gestire i momenti decisivi di una partita che ha vissuto soprattutto sugli episodi, visto che l’andamento della gara farebbe pensare a tutto, tranne che a una sconfitta per 4-1 per una squadra che ha creato tantissimo. Di fatto, però, il Palermo si è fatto gol da solo in quasi tutte e quattro le occasioni in cui i padroni di casa hanno fatto breccia nella nostra linea difensiva.

Come ad esempio nel caso del gol di Caruso che ha aperto le danze: Costanzo ha fatto quel che ha potuto sul tentativo di Catanese da pochi passi, procurato da una mancata chiusura dei suoi compagni in difesa, mentre sul tap in aereo del numero 17 del Mistral poteva fare qualcosa in più. In ogni caso il Palermo, che aveva impostato una gara fatta di possesso palla nella metà campo di un avversario chiuso a riccio nei suoi ultimi metri di campo fin dall’inizio della partita, ha sempre cercato di creare, anche con un Baucina finito in quintetto nonostante lo stato influenzale. E così, dopo un paio di palle gol firmate Bongiovanni e Daricca, oltre a un palo colpito da capitan Messeri con un tiro a botta sicura, ecco che arriva il pareggio proprio al 30′: Bongiovanni si crea la chance per battere Santoro, e questa volta ci riesce, regalando almeno all’apparenza una gara un po’ più in discesa, mentre dall’altra parte Costanzo di fatto non riceveva conclusioni pericolose.

Tuttavia, l’inizio di secondo tempo è da brivido per il Palermo Calcio a 5. Un primo buco difensivo consente a Catanese di calciare due volte verso Costanzo: la prima volta a respingere è il portiere rosanero, mentre sul tap in c’è la deviazione col braccio di Melville. Godino opta per la soluzione più logica, ovvero rigore Carini ed espulsione per il laterale palermitano. Dal dischetto Piscitelli non sbaglia e ridà coraggio e verve ai suoi, che poco dopo con Catanese trovano anche il gol del 3-1. In questo caso l’errore della difesa rosanero è clamoroso, visto che il pivot di casa vince con troppa facilità un paio di rimpalli che gli consentono di presentarsi a tu per tu con Costanzo. A questo punto inizia un vero e proprio tiro al bersaglio per il Palermo, che ci prova di fatto con tutti gli effettivi a sua disposizione, i quali però vanno tutti a sbattere sul muro eretto da Santoro e compagni. Vitiello a dire il vero riesce anche a segnare sugli sviluppi di una punizione, ma dopo che la palla calciata dal capitano della nostra Under 19 gonfia la rete arriva il fischio di Godino che fa ripetere la punizione da cui era scaturito il gol. Poco dopo Daricca colpisce una clamorosa traversa, in mezzo ci sono almeno 6-7 miracoli del portiere di casa. Prima del gol del poker carinese con Brunetto che fa scorrere i titoli di coda sul match.

Per il Palermo non c’è tempo per rimuginare su una partita nata male e sicuramente caricata in maniera importante dai padroni di casa. Sabato c’è un altro scoglio importante da affrontare, con il Real Phoenix di mister Labita che attende i rosanero nella propria tana, dove ieri hanno superato un’altra big del girone come il San Vito Lo Capo, finito ko al Settebello per 4-3.

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